I laboratori Trend Micro, leader globale nelle soluzioni di cybersecurity, comunicano che ad agosto l’italia si classifica come nona nel ranking globale dei Paesi in cui hanno origine attacchi o eventi legati alla cybersecurity. Ai primi tre posti si trovano Russia, Stati Uniti ed Egitto.
Ogni mese, i laboratori Trend Micro condividono gli aggiornamenti relativi al panorama delle minacce, basati sulle analisi effettuate dalla Trend Micro Smart Protection Network, ai quali si aggiungono i dati dei ricercatori Trend Micro, del Team Zero Day Initiative (ZDI), del PH Threat Hunting Team, del Mobile App Reputation Service (MARS) Team e della Smart Home Network (SHN).
In questo caso i dati provengono dalla Smart Home Network e le analisi coinvolgono gli indirizzi IP dei router attivi, per determinare la fonte di un evento o possibile attacco. Nel momento in cui un router, che supporta le soluzioni Trend Micro e ha abilitato le funzionalità di security, attiva un evento di sicurezza, i laboratori Trend Micro confermano da quale direzione proviene l’attacco controllando ulteriormente quale origine ha attivato l’evento di sicurezza. In questo modo è possibile capire i Paesi da dove provengono gli attacchi.
I dati raccolti ad agosto, mostrano che la maggior parte degli attacchi ha sfruttato IoT worm o Ransomware. Nella top 5 relativa alle principali tipologie di attacchi partiti dall’Italia, troviamo:
- Attacchi alla vulnerabilità GoAhead attraverso IoT worm (396.646 eventi)
- Attacchi ai dispositivi D-Link DSL-2750B (86.058 eventi)
- Esecuzione di comandi da remoto attraverso Shell Script, in relazione a IoT worm (63.837 eventi)
- Attacchi a Microsoft Windows SMB Server (37.776 eventi)
- Attacchi da remoto sfruttando il ransomware LockCrypt (17.261 eventi)
I cinque Paesi più colpiti da attacchi provenienti dall’Italia sono stati: Stati Uniti, Taiwan, Hong Kong, Regno Unito e Olanda.
Per quanto riguarda invece gli attacchi in generale, che hanno colpito l’Italia sempre ad agosto, i laboratori Trend Micro hanno rilevato 1.229.390 malware e 57.430.080 minacce via mail.