Con 60.000 clienti registrati e una flotta che ha raggiunto le 500 auto, DriveNow, il car sharing frutto della joint venture tra il Gruppo BMW e SIXT SE, celebra i suoi primi 100 giorni a Milano, stabilendo un vero e proprio record europeo per l’azienda. Tre mesi di attività nel capoluogo lombardo scanditi già da importanti innovazioni messe a disposizione dei cittadini: l’espansione dell’area operativa fino all’aeroporto di Milano Linate in dicembre e l’introduzione in flotta delle prime 20 auto elettriche BMW i3 (94Ah) con Range Extender di settimana scorsa.
“Dopo 100 giorni a Milano possiamo confermare che l’ingresso di DriveNow in città è stato un vero e proprio successo, ben oltre le nostre aspettative! Milano si è dimostrata la città giusta per il lancio di DriveNow in Italia, grazie alla particolare ricettività dei suoi cittadini nell’adozione di servizi di car sharing”, commenta Andrea Leverano, Managing Director di DriveNow Italia. “Le auto premium BMW e MINI, l’ampliamento dell’aerea operativa fino a Linate e, da ultimo, la disponibilità dei veicoli elettrici hanno infatti convinto i milanesi. L’obiettivo ora è continuare il dialogo con il Comune e tutti gli operatori del trasporto pubblico per raggiungere il traguardo di una vera intermobilità cittadina e offrire ai cittadini una mobilità più evoluta”.
Oltre al numero delle registrazioni, l’entusiasmo con cui i cittadini di Milano hanno accolto l’ingesso di DriveNow in città è dimostrato dagli oltre 150.000 noleggi totali registrati in questi primi mesi per un totale di 1.100.000 km percorsi. In media vengono effettuati 4 viaggi al giorno a bordo di una delle BMW o MINI con una durata media del noleggio di 20/40 minuti. Sono invece circa 1.500 le corse di DriveNow da e per l’aeroporto di Milano Linate da inizio dicembre a oggi.
Tra chi sfida il freddo pur di girare per le vie di Milano a bordo delle BMW cabrio di DriveNow – rigorosamente decappottate a favore di selfie – e le mamme che apprezzano i seggiolini colorati per i bambini, sono tantissimi i commenti entusiasti che hanno affollato i canali social di DriveNow per salutare l’ingresso delle nuovissime BMW i3 (94Ah) con Range Extender, in flotta da una sola settimana e già prese d’assalto.
Il traguardo dei primi 100 giorni di DriveNow a Milano celebra una chiusura d’anno più che positiva per l’azienda a livello globale. Sono infatti 815.000 i clienti registrati DriveNow in tutta Europa, con un incremento del 42% rispetto al 2015. Ad oggi DriveNow offre il proprio servizio di carsharing in undici città – cinque delle quali in Germania, e sei nel resto d’Europa – mettendo a disposizione oltre 5.000 veicoli, di cui 860 auto elettricheBMW i3.
In tema di mobilità elettrica, oltre 200.000 clienti hanno già effettuato il primo viaggio a bordo di un veicolo elettrico grazie a DriveNow, per un totale di più di sei milioni di chilometri effettuati. Inoltre, l’impegno e la collaborazione con i comuni sulla possibilità di espansione delle infrastrutture di ricarica sono stati riconosciuti in Germania dall’assegnazione del Premio Energy 2016 nella categoria “Mobilità”, riconoscimento per il progresso e l’innovazione nel settore energetico assegnato dal quotidiano tedesco Handelsblatt.
Gli effetti positivi del car sharing sul decongestionamento del traffico in città sono stati dimostrati, alla fine del 2015, dal WiMobil Study condotto dal Ministero Federale dell’Ambiente, della Salvaguardia del Territorio, delle Infrastrutture e della Sicurezza Nucleare che ha prodotto il primo studio a lungo termine scientificamente riconosciuto in Germania. I risultati sono stati inoltre confermati da un secondo studio condotto a Vienna sempre nello stesso anno: un veicolo car sharing sostituisce in media cinque veicoli privati, che significa un risparmio totale di oltre 44 milioni di km percorsi da auto private e 7.000 tonnellate di CO2 in meno. Ad esempio, nelle città tedesche dove DriveNow opera da più tempo, il numero di auto private è già sceso di 5.700 unità. L’effetto positivo del car sharing nella riduzione del traffico individuale è stato dimostrato anche dallo studio EVA-CS commissionato dal Comune di Monaco di Baviera: l’11,6 per cento dei clienti car sharing a Monaco ha smesso di utilizzare almeno un veicolo privato e il 39,8 per cento ha rinunciato all’acquisto di un’auto.