Acquistare sui siti di e-commerce anche per gli italiani è oramai un’abitudine ma in assenza delle dovute precauzioni ci sono ancora tanti rischi.
Lo shopping natalizio è entrato nel vivo. Anche per noi italiani il negozio preferito è diventato internet. Oramai è un’abitudine recarsi presso gli store fisici, adocchiare gli articoli che interessano e fare rapidamente un check su siti come Amazon per capire se l’affare è online oppure davanti ai nostri occhi. Da anni non solo la piattaforma di Jeff Bezos si è posta come centro commerciale virtuale d’eccezione visto che tanti altri portali hanno saputo cogliere l’attenzione dei consumatori. Dando un occhio alle informazioni raccolte da Statista, che ha un occhio sempre vigile circa i temi più caldi del commercio in rete, dopo qualche anno di cinture più strette, nel 2015 il budget a disposizione degli italiani è tornato a crescere in prossimità delle feste di Natale. La parte grossa spetta ancora a capi di vestiario e giocattoli, davanti ai regali hi-tech.
Eppure proprio grazie al periodo favorevole, tra Black Friday e Cyber Monday (anche da noi appuntamenti fissi), la tecnologia di fine anno beneficia di una forte impennata. Tornando a Statista, in Italia i prodotti elettronici più apprezzati sono gli smartphone, seguiti da tablet/phablet e lettori ebook (a proposito, di recente Amazon ha lanciato il suo nuovo Kindle Oasis). Questi oggetti, assieme al già citato abbigliamento, contribuiscono a un aggregato di spesa online di oltre 300 milioni di prodotti spediti dai vari e-commerce, un balzo netto rispetto alle 100 milioni di unità riferite al 2011. Anzi, sono gli stessi consumatori che negli ultimi sei anni si sono riversati in massa sugli acquisti via web, fiutando evidentemente le tante occasioni. Siamo passati dai 3,5 milioni del 2011 a più di 10 milioni di oggi, con una crescita esponenziale probabilmente senza sosta.
Insomma, le vendite di tante categorie merceologiche vedono un futuro certo su internet, anche grazie a concetti quali multicanalità e omnicanalità, che prevedono una sinergia costante tra le strategie di business di un marchio offline e online. Un esempio? Poter selezionare una stampante a prezzo ridotto sul sito web e ritirarla in negozio, dove magari c’è un’offerta su cartucce o risme di fogli.
Tanta scelta, tante opportunità ma ancora tanti rischi se l’approccio all’acquisto digitale non prevede un adeguato livello di attenzione. In che senso? Hacker e criminali informatici sono sempre in agguato per cercare di ingannare i navigatori e portarli a digitare password segrete per rubare informazioni sensibili e, quando possibile, direttamente l’accesso a conti personali dei propri istituti di credito. È vero, oggi non è così semplice trasferire denaro da un account all’altro grazie a soluzioni come la doppia autenticazione, ma esistono piattaforme che per vari motivi vengono considerate nativamente sicure quando invece non lo sono. Come comportarsi? Ecco cinque regole per cautelarsi durante la ricerca dei regali su internet!
Controllare la sicurezza di un sito
Ci sono due modi per accorgersi tempestivamente se un sito poggia su basi solide o meno. Il primo: la presenza del suffisso https. Il secondo: quel lucchetto prima dell’indirizzo che sta a significare il supporto alla crittografia SSL che entra in gioco quando si tratta di inserire codici e dati sensibili, che vengono crittografati e resi illeggibili a occhi indiscreti.
Fornire meno informazioni possibili
Vada per nome, cognome e indirizzo di spedizione ma quando si tratta di inserire gli estremi di pagamento meglio andarci cauti. Vale la regola dell’SSL ma non solo: non c’è motivo per scrivere le tre cifre poste dietro la carta di credito se non si è sul sito dell’istituto di mediazione (anche qui con SSL obbligatorio), così come sarebbe opportuno non collegare un account, soprattutto per un acquisto temporaneo, a profili social di Facebook e Twitter, che potrebbero benissimo essere intercettati dai cybercriminali e sfruttati per ricatti e manomissioni varie.
Pagare con carte prepagate o sistemi sicuri
Tornando al pagamento, è buona regola utilizzare carte prepagate dove è presente poco più della cifra che si deve pagare online. In questo modo ci si assicura di non lasciare un gruzzoletto disponibile nel caso di una violazione online oppure presso gli ATM, tramite le tecniche conosciute come skimming. Esistono poi dei metodi, tra cui PayPal, in grado di proteggere l’acquisto anche dopo averlo portato a termine, “congelando” la cifra fin quando non si riceve a casa l’oggetto acquistato. A quel punto o si sblocca il tutto oppure si porta avanti un reclamo giustificato.
Attenzione al phishing!
Ancora loro, gli hacker. Nel periodo natalizio cresce vertiginosamente la ricezione di messaggi di posta elettronica fasulli, creati apposta per attirare click malevoli. Il cosiddetto mail phishing tenta di ingannare i navigatori con messaggi promozionali e sconti fantasmagorici sui prodotti più in voga. Nel corpo della mail vengono integrati indirizzi web che, una volta visitati, possono infettare direttamente il computer oppure chiedere nomi utente e password delle piattaforme più usate. Ciò non comporta una perdita diretta di denaro ma conseguenze più gravi sul lungo periodo, come la lettura di messaggi privati e le attività di ricatto a seguito del blocco del computer tramite iniezione di malware e virus, i temibili cryptolocker.
Adottare software di protezione
Tutte queste problematiche possono essere risolte con un ottimo software di protezione. Gli antivirus di ultima generazione possono infatti analizzare in tempo reale i siti web compromessi, quelli privi di certificato e i messaggi email provenienti da mittenti di domini considerati fake o poco raccomandabili. Il livello di attenzione deve restare alto ma la tecnologia può dare una grossa mano. Avira Antivirus, ad esempio, è un ottimo compagno capace di intercettare il traffico malevolo e bloccarlo sul nascere, per evitare di incappare in uno spiacevole scivolone natalizio.