Clusit: cyber war, Italia gia? esposta a nuovi rischi, necessario innalzare la soglia di allerta

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La situazione geopolitica espone in questi giorni i sistemi informativi delle organizzazioni a rischi che, se non nuovi, sono sicuramente di portata maggiore. “L’evoluzione dello scenario è particolarmente rapida e una ulteriore escalation consisterà inevitabilmente di azioni efficaci in tempi fulminei. È importante che la reazione a possibili attacchi sia tempestiva e coordinata”, afferma Claudio Telmon, membro del comitato direttivo Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.

Clusit raccomanda in primo luogo ad imprese istituzioni italiane di seguire con attenzione le comunicazioni e le indicazioni che vengono tempestivamente fornite dal CSIRT nazionale, il Computer Security Incident Response Team italiano, attivo nel fornire indicazioni di scenario e su minacce e vulnerabilità specifiche. Grazie al continuo coordinamento con attori a livello europeo ed internazionale, il nostro Computer Security Incident Response Team dispone infatti di informazioni tempestive a cui altre fonti potrebbero non avere accesso.

Quattro sono poi i punti fondamentali su cui l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica esorta la massima allerta:

  1. Aumentare il livello di attenzione a possibili anomalie che possano essere indicative di attacchi in corso. “Questa indicazione non riguarda solo le aziende che abbiano rapporti con l’Ucraina o la Russia ma, indistintamente, tutte le organizzazioni; infatti, nel momento in cui l’evoluzione dello scenario portasse l’Italia ad essere più direttamente oggetto di attacco, gli eventi si potrebbero sviluppare molto rapidamente”, precisa Telmon.
  2. Cogliere l’occasione per ricordare al proprio personale le politiche aziendali in termini di sicurezza delle informazioni, rinnovando in particolare l’attenzione alle regole di comportamento per evitare di essere oggetto di attacchi di phishing o veicolo di attacchi da parte di malware.
  3. Verificare l’efficacia delle proprie misure di sicurezza, comprese quelle per assicurare la disponibilità di servizi e informazioni anche in caso di attacchi importanti ai propri sistemi; in particolare, verificare almeno la disponibilità e la correttezza di backup aggiornati e offline e, dove presenti, l’efficacia dei processi e meccanismi di disaster recovery.
  4. Assicurare che servizi di early warning e threat intelligence eventualmente acquisiti come servizio siano attivi, funzionanti e, da non sottovalutare, che siano monitorati.
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