Commento di Santiago Pontiroli, Lead TRU Researcher di Acronis
L’interruzione dei servizi AWS di ieri riporta alla mente episodi come quello del 2021 nella regione us-east-1 o l’attacco DNS a Dyn del 2016. Se la causa fosse davvero un malfunzionamento del DNS, sarebbe la conferma di quanto Internet resti vulnerabile quando funzioni essenziali come la scoperta e l’instradamento dipendono da un unico sistema di controllo.
Molti servizi coinvolti non avevano previsto un funzionamento ridotto in caso di guasto: invece di rallentare, si sono completamente fermati. Dal punto di vista della resilienza e della sicurezza, è un promemoria importante: i rischi infrastrutturali non derivano soltanto da attacchi informatici. Strategie hybrid e multi-cloud, l’isolamento del DNS e una progettazione che consenta un funzionamento controllato anche in condizioni di errore sono ormai indispensabili per garantire la continuità dei servizi critici.