In occasione della Giornata Mondiale della Meteorologia – che si celebra il 23 marzo – Wiko indaga sul rapporto degli utenti con il meteo, nell’era dello smartphone
Paulo Coelho recitava: “chi desidera vedere l’arcobaleno deve imparare ad amare la pioggia”. Se così fosse il 36% dei rispondenti al sondaggio Wiko, brand franco-cinese di smartphone, l’arcobaleno non lo vedrà mai perché ‘odiano la pioggia!’. Questo è uno dei risultati emersi dalle domande che Wiko, da sempre trend-watcher, ha posto ai follower del suo canale Instagram, chiedendo se il Meteo fosse sempre un tema importante e attuale nella loro quotidianità. A 70 anni dalla nascita dell’OMM (Organizzazione Metereologica Mondiale) sembrerebbe proprio di sì.
Se, come risaputo, è vero che da Nord a Sud Italia cambia il modo di consultare il meteo perché al Nord si bada più a dati che rilevano umidità e nebbia mentre a Sud i venti sono sicuramente oggetto di maggiore attenzione, Il Meteo, grazie a questo sondaggio si conferma essere un evergreen. Bussola di stile per il 55% di chi dichiara di non aver mai sbagliato look grazie ad esso, è soprattutto consultato sullo smartphone (74%), preferito alla vecchia Tv (26%) e addirittura c’è chi guarda il meteo sul telefonino per vedere che tempo fa prima ancora di aprire la finestra (36%).
Se da una parte il consulto del meteo sui cellulari ha dato la possibilità di far nascere piccole “manie” come vedere che tempo fa contemporaneamente nelle città più famose al mondo (lo fanno il 64% dei rispondenti), siamo anche diventati abitudinari preferendo sempre una sola app di riferimento nel 73% dei casi. Anche se abbiamo cambiato modo per essere informati sul meteo, le consuetudini non cambiano, cioè continuiamo a consultarlo quando siamo in partenza e dobbiamo fare la valigia (71%) e non ci dimentichiamo le abitudini dettate dalla saggezza di un tempo: vestirsi a cipolla in primavera è sempre valido per il 56% dei rispondenti!