È un momento difficile per parlare di felicità, eppure la Giornata Mondiale della Felicità che si celebra ogni 20 marzo può essere un’occasione di riscoperta per tutti, di lavoro introspettivo, proprio a partire da piccole rinunce, da alcuni no e dal mettere chiari paletti e confini.
Wiko, brand di telefonia portavoce del “lusso democratico”, assieme all’Accademia della Felicità, società milanese di coaching e formazione, ha stilato un’utile lista da mettere in pratica.
“Il ‘problema’ principale con la felicità è che pensiamo sia qualcosa che otterremo solo se si verificheranno alcune condizioni. Molto spesso inconsciamente rimandiamo la nostra felicità a un momento nel futuro”, spiega Francesca Zampone, coach e fondatrice dell’Accademia della Felicità, nonché autrice del libro “L’Accademia della Felicità – Come ricominciare a fidarti di te e diventare la donna che desideri essere” edito da Rizzoli, in uscita il prossimo 31 marzo.
La verità è che possiamo essere felici adesso, grazie alle piccole cose che accadono nella nostra vita, ma anche dando voce ad alcuni no fondamentali per il nostro benessere.
Come fare? Ecco i consigli che Wiko ha raccolto con Accademia della Felicità:
- Fissa i tuoi confini e impara a dire di no. Decidi quante ore al massimo sei disposto a lavorare ogni giorno e rispettale; non dire incondizionatamente di sì a qualsiasi richiesta se poi ti rende infelice; decidi tu quali sono i confini che non devono essere superati per fare in modo che tu ti senta bene. È inutile lamentarsi del troppo lavoro, quando si è i primi a non staccare mai o ad accettare appuntamenti e meeting telefonici a orari impossibili. Dobbiamo imparare a conoscerci per capire quali sono i nostri confini e comunicare correttamente con gli altri perché non li superino.
- Ricomincia a fidarti di te. Siamo abituati a fare promesse agli altri e a mantenerle, mentre le promesse che facciamo a noi stessi sono le prime a cui rinunciamo perché c’è sempre qualcosa di più urgente e importante. Ti ricordi le ultime 5 promesse che hai fatto? Quasi sicuramente erano tutte “esterne”, cioè fatte a familiari, colleghi, amici, conoscenti e che magari hanno richiesto sforzi enormi. E le promesse fatte a noi stessi invece? Quali erano? Sono state mantenute o no? Quando ci comportiamo così perdiamo fiducia in noi stessi, ed è più difficile essere felici, perché prevale il senso di insoddisfazione.
- Impara ad accettarti. Non sei perfetto, nessuno lo è, ma puoi essere felice, e? un tuo diritto! Smettila di paragonarti agli altri. Considera ciò che sei e ciò che hai: conta molto di più di ciò che credi ti manchi. Concentrati sull’abbondanza (di cose e di persone che ci sono nella tua vita) e smetti di lamentarti di ciò che non hai.
- E infine, proprio in periodi più complessi, è fondamentale imparare dagli errori e dalle avversità. La resilienza e? la capacita? di reagire di fronte agli eventi traumatici che la vita ci propone, la capacita? di ricostruirsi sempre migliori. Puoi imparare a essere resiliente. Per farlo devi renderti conto che non puoi modificare ciò che accade, ma puoi solo intervenire sul tuo modo di reagire e andare oltre, di crescere e progredire nonostante tutto. Lamentati il meno possibile, e perdona chi ti ha fatto del male. Le lamentele, la rabbia, il rancore, possono essere un fardello estremamente pesante che ti impedisce di essere felice. Sei tu a decidere se portartelo sulle spalle oppure no.
Consigli alla mano, la Giornata Mondiale della Felicità è un modo per ascoltarsi, per dare le giuste priorità alle cose, per dire di no, prendersi delle pause e rinunciare a ciò che ostacola il nostro benessere quotidiano. Vale la pena provare, no?