Voglia di partire per un salto di carriera, imparare una lingua straniera, mettersi alla prova in un nuovo contesto lavorativo, vivere nuove esperienze a contatto con culture diverse o semplicemente lavorare viaggiando seguendo il trend in ascesa dei cosiddetti nomadi digitali. Sono queste le principali motivazioni alla base di un progetto di vita all’estero, che sia momentaneo o destinato a durare, rese ancora più forti negli ultimi anni dai nuovi scenari creati dalla pandemia e dal supporto offerto dalla digitalizzazione per lavorare e portare avanti la propria attività in qualsiasi parte del mondo.
Secondo una recente analisi il nomadismo digitale affascina il 64,4% della popolazione italiana ed è stato già scelto dall’8,4% degli italiani, superando francesi (5,7%) e tedeschi (7,8%).
Ma oltre agli italiani che vorrebbero lavorare e fare esperienza all’estero non mancano certo i flussi verso l’Italia, ovvero di nomadi digitali provenienti da svariati contesti internazionali che scelgono il Belpaese come base perfetta per lavorare viaggiando.
Il “Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia” realizzato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali ha evidenziato chiaramente l’attrattività dell’Italia agli occhi dei remote worker e nomadi digitali provenienti da Paesi diversi, evidenziando che il 43% sceglierebbe il Sud Italia, i piccoli borghi e le isole come destinazione privilegiata, il 14% prenderebbe in considerazione il Centro Italia e solo il 10% il Nord Italia.
La possibilità di vivere le tradizioni locali e di dedicarsi ad attività culturali usufruendo al contempo di costi di vita adeguati alle proprie esigenze e di una buona connessione a Internet sono tra i fattori elettivi per chi sceglie l’Italia come meta da scoprire da nomade digitale.
Eppure, a dispetto di un decisivo passo in avanti promosso dalla nuova legge 25 del 28 marzo 2022 per rendere l’Italia una meta attrattiva per i remote worker e volta a semplificare burocrazia e iter di trasferimento, non mancano le zone d’ombra: oltre a quelle di stampo amministrativo, il 26% dei remote worker considera la scarsa conoscenza della lingua inglese una criticità molto importante nel nostro Paese.
La possibilità di comprendere ed essere compresi è fondamentale per viaggiare in tranquillità e adattarsi ad un contesto internazionale, ma quando questo non è possibile, soprattutto nelle fasi iniziali di un trasferimento, vengono incontro le potenzialità offerte dalla tecnologia. È il caso di Vasco Electronics, produttore leader mondiale di traduttori elettronici dotati di intelligenza artificiale sviluppati per abbattere le barriere linguistiche ovunque nel mondo.
Tascabili, ultramoderni e semplici da usare, i traduttori Vasco Electronics sono gli assistenti digitali perfetti per un nomade digitale o per chiunque stia ipotizzando un trasferimento all’estero e voglia sentirsi “al sicuro” da un punto di vista linguistico, sia sul lavoro che nel tempo libero.
Questi device permettono infatti di tradurre comodamente voce, foto e persino testi includendo fino a 108 lingue per comprendere ed essere compresi da oltre il 90% della popolazione mondiale.
E se la difficoltà principale di un trasferimento all’estero è la necessità di imparare velocemente la lingua locale, i traduttori Vasco supportano gli utenti anche in questo grazie alla funzionalità “apprendimento” della Learning app che trasforma il device in un vero e proprio tutor linguistico digitale per apprendere le lingue straniere e migliorare le proprie competenze.
Progettata sul metodo delle flashcard per guidare l’utente nell’apprendimento di nuovi vocaboli e di una pronuncia corretta, l’app di Vasco Electronics offre una user experience semplice e intuitiva che motiva l’utente ad apprendere in maniera continuativa, mostrando i progressi raggiunti nel tempo e garantendo aggiornamenti costanti per approfondire sempre più la conoscenza linguistica.
E se la preoccupazione principale all’estero è dettata dalla connessione a Internet, Vasco Electronics risponde efficacemente anche a questa esigenza: i traduttori universali dispongono infatti di una SIM gratuita per il collegamento Internet illimitato in 200 paesi per usufruire di traduzioni efficaci senza dover cercare hotspot Wi-Fi o sottostare a piani tariffari locali.