I dispositivi di rete come i router/modem sono molto più che semplici punti di accesso alla rete Internet in quanto agiscono da gateway essenziali, gestendo il traffico di dati, convogliano volumi significativi di informazioni, incluse quelle più sensibili e private, come le transazioni bancarie, i dati fiscali e le comunicazioni di lavoro riservate. È proprio a questo livello infrastrutturale, apparentemente minimo ma di fatto cruciale – il router è il punto in cui la rete globale incontra la vita privata e lavorativa – che si salda il concetto di sovranità digitale europea.
Il dibattito pubblico si concentra principalmente su cloud e Intelligenza Artificiale, ma non va dimenticato che qualità e controllo di hardware e software – alla base della gestione dei flussi di dati come quelli che avvengono nei router – sono fondamentali. L’allineamento e l’utilizzo di strumenti digitali sovrani sono stati tra i temi discussi in occasione del Summit on European Digital Sovereignity che si è svolto il 18 novembre a Berlino. Le infrastrutture digitali europee devono garantire sicurezza nei confronti di backdoor o vulnerabilità al fine di proteggere i dati di cittadini e imprese da leggi extraterritoriali e minacce informatiche.
In sostanza, la sicurezza di un router è un tassello della più ampia ambizione europea di controllare il proprio futuro digitale. In questo senso, i risultati di una recente ricerca condotta da YouGov parlano chiaro. Infatti, secondo i dati raccolti, il 90% degli intervistati dichiara di avere fiducia nei prodotti “Made in Europe” riconoscendo gli elevati standard di sicurezza e la conformità a normative più stringenti rispetto ai competitor extraeuropei. La ricerca evidenzia come la fiducia dei consumatori nei produttori europei di router sia un elemento chiave della sovranità digitale.
La digital sovereignity per FRITZ!
“La sicurezza dei router è strettamente legata alla nostra sovranità digitale qui in Europa. Una quantità crescente di dati sensibili – dalle operazioni di home banking alle dichiarazioni dei redditi – viene trasmessa attraverso la nostra rete domestica. I router compromessi rappresentano quindi una minaccia immensa, poiché possono essere utilizzati come armi per attacchi informatici e il traffico dannoso è difficilmente distinguibile da quello legittimo”, afferma Jan Oetjen, CEO di FRITZ!. “Per questo motivo dobbiamo mantenere in Europa il controllo di questa tecnologia chiave – il router – e investire in sistemi di sicurezza solidi. Come è accaduto nel settore del 5G, dobbiamo assicurarci che i nostri router siano sicuri e restino in mani europee, per proteggere la nostra libertà digitale”.
Per FRITZ!, il paradigma “Innovation Made in Europe” è essenziale per garantire la massima qualità possibile dei propri prodotti, ed è ciò che il marchio rappresenta da oltre trent’anni – e continuerà a rappresentare anche per il futuro, in qualità di principale produttore europeo l’azienda ribadisce la consapevolezza della propria responsabilità in questo senso.
La ricerca di YouGov ha indagato anche l’utilizzo della tecnologia di connessione a Internet e per quanto riguarda l’Italia emerge che: il 62% degli intervistati utilizza la connessione in fibra per navigare in Internet, il 18% la DSL e il 7% una connessione mobile. Tra coloro che attualmente non dispongono di un collegamento in fibra ottica, il 33% ha risposto che la fibra ottica è già disponibile sulla propria strada, un altro 20% prevede di avere presto accesso alla fibra.
Sempre per l’Italia, si conferma un’elevata propensione degli utenti a scegliere la miglior tecnologia presente sul mercato e preferire la comodità di ricevere il modem router fornito in bundle con la connettività fornita dagli Internet Service Provider, ma parallelamente, circa il 20% degli intervistati dichiara di comprare un ruoter diverso collegandolo in “cascata” in grado di rispondere ad esigenze sempre più elevate in termini di WiFi, sicurezza e semplicità d’utilizzo in tutti gli ambiti che siano consumer o business.
Informazioni sul sondaggio
L’indagine è stata condotta da YouGov per conto di FRITZ nel mese di agosto 2025 su un campione di 5.209 persone in Italia, Regno Unito, Austria, Svizzera e Paesi Bassi. I risultati sono stati ponderati per età, genere e regione e sono rappresentativi della popolazione adulta dei Paesi coinvolti.