Trasformazione digitale, tra lavoro da remoto e sicurezza: cosa ci aspetta nei prossimi mesi

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L’ultimo anno ha portato con sé molti cambiamenti e nuove necessità, nella nostra quotidianità come nei processi aziendali. In tutto questo, quale ruolo ha giocato la tecnologia? Ora che la digitalizzazione è entrata in qualsiasi ambito della nostra vita, dal lavoro in remoto agli aperitivi su Zoom, Kingston Technology, leader mondiale nella produzione di memorie e nell’offerta di soluzioni tecnologiche, ha chiesto a un team di esperti un parere sulle direzioni che, nei prossimi mesi, prenderà la trasformazione digitale delle aziende.

L’ascesa del lavoro da remoto

Uno dei cambiamenti più rilevanti registrato nell’ultimo anno, sia nell’operatività delle imprese che nella vita di tutti i giorni, è stato il diffuso ricorso al lavoro da casa, dovuto principalmente al rispetto delle norme sul distanziamento sociale e alle altre limitazioni imposte dalla pandemia di COVID-19. Ma nel futuro prossimo il lavoro da remoto potrebbe continuare ad essere la regola per le imprese, anche dopo la revoca di queste limitazioni, visto che motivazioni quali la maggiore flessibilità nella vita dei dipendenti e il risparmio sui costi operativi per le aziende potrebbero portare a una forma di lavoro ibrida che include il lavoro da casa. In questo scenario, i team avranno necessità di incrementare le loro competenze relative a comunicazione, gestione, lavoro di squadra e autonomia. Giuliano Liguori, Digital Trasformation Adviser, segnala che le imprese che impiegano team remoti “dovranno investire in piani di formazione volti allo sviluppo di forza lavoro più resiliente e dotata di maggiori competenze” per assicurare un ambiente di lavoro più collaborativo e produttivo anche a distanza.

Nuove mansioni per i responsabili IT

La sicurezza informatica e la protezione dei dati resteranno le criticità principali per le imprese, risultando anzi aggravate dal fatto che l’operatività di aziende e dipendenti si sposterà sempre più in remoto. L’IT sommerso – ovvero la tecnologia e gli strumenti usati dai dipendenti senza il previo consenso o l’approvazione dei dipartimenti IT – potrà generare ulteriori criticità e richiederà specifici programmi di formazione e assistenza da parte delle aziende. Il panorama in continua e rapida evoluzione delle minacce informatiche da un lato e l’impiego sempre più diffuso della tecnologia dall’altro porteranno a una modifica dei ruoli dei Responsabili IT: la loro attenzione si sposterà sul supporto da fornire a chi lavora da remoto e sull’implementazione di misure di sicurezza informatica. Il passaggio dal lavoro in sede (che vuol dire desktop, client, ecc.) al lavoro in remoto (che vuol dire laptop, tablet, ecc.) impone al reparto IT di investire in nuovi sistemi che adottino una configurazione di sicurezza completamente rivista, con regole di autenticazione più stringenti, strategie di controllo e monitoraggio più rigorose e tanto altro ancora.

Intelligenza artificiale applicata alla sicurezza informatica

L’Intelligenza Artificiale (IA) sarà una componente essenziale della sicurezza informatica nei prossimi mesi: dal momento che i team potranno trovarsi fisicamente dislocati ovunque nel mondo, le aziende dovranno fare ancora maggiore affidamento sull’automazione e sul machine learning per l’implementazione di misure di sicurezza informatica e tutela dei dati, visto che sarà necessario prevedere accessi esterni alle reti aziendali. Tuttavia, come fa notare Nigel Tozer, Solutions Marketing Director EMEA di Commvault, l’IA potrebbe essere utilizzata anche per portare attacchi informatici contro le stesse aziende: “i criminali informatici si sono evoluti moltissimo rispetto al passato e i loro strumenti non potranno fare altro che migliorare. Man mano che le imprese adotteranno difese basate sull’IA, i criminali si attrezzeranno con minacce parimenti basate sull’IA.” Accanto all’Intelligenza Artificiale sarà quindi opportuno utilizzare numerosi altri strumenti e procedure per mitigare i rischi relativi alla sicurezza informatica.

La crescita del budget IT

L’incremento del lavoro da casa e l’atteso progresso tecnologico che si avranno nel corso del nuovo anno porteranno a un naturale aumento dei budget in ambito IT. Il direttore operativo di Ramsac, Rob May, prevede che i budget IT siano destinati ad espandersi per investire in “nuovi progetti tecnologici a sostegno di efficienza, produttività, sicurezza informatica e supporto della forza lavoro da remoto”. Vista la sempre crescente mole di attività lavorativa che si sposta online oggigiorno, è naturale che i budget IT debbano adeguarsi in modo da supportare tutti i diversi aspetti della trasformazione digitale in corso.

“Se l’ultimo anno ci ha insegnato qualcosa, è che il futuro è imprevedibile: non tutte queste previsioni sono probabilmente destinate ad avverarsi, mentre potremmo magari assistere alla nascita di fenomeni al momento imprevisti. Anche in questo scenario incerto, noi di Kingston saremo comunque sempre pronti a fornire alle imprese la nostra consulenza, a supporto della loro trasformazione digitale” commenta Stefania Prando, Business Development Manag

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