Videogames: la crescita dei players legata al passaparola e al mobile

mercato videogiochi

Il mercato dei videogiochi in Italia risulta tra i più redditizi. A svelarlo è l’AESVI, l’Associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, che ha reso noti i dati sul mercato e sui consumatori nel 2017. Il settore nel suo complesso registra un giro d’affari di quasi 1,5 miliardi di euro. La ricerca conferma l’andamento positivo su tutti i segmenti come console (+ 8,6%), accessori (+ 10,5%), software fisico (+7%).

Da dove deriva tutto questo interesse? Principalmente dal fatto che gli italiani considerano i videogiochi soprattutto come forma di intrattenimento e svago. Gli stessi genitori (sei su 10 per la precisione) affermano di giocare con i propri figli. In generale, nel 2017, il 57% della popolazione di età compresa tra i 16 e i 64 anni, corrispondente a circa 17 milioni di persone, ha giocato ai videogiochi. Di questi il 59% sono uomini e il 41% donne. Da notare, infine, che, se si analizza la fascia d’età che va dai 25 ai 34 anni, si scopre una cospicua percentuale femminile pari al 13%.

Che l’Italia sia un paese di giocatori non lo si scopre certo ora. Un sondaggio sulla relazione tra internet, smartphone e giochi online ha rimarcato la questione. Sono 1,56 milioni di italiani che nel 2015 si sono registrati ad una piattaforma per compiere una giocata.

Attualmente il settore del gioco online è quello più in crescita nel nostro Paese: più 8%. Nessun altro settore dell’Entertainment ha avuto questa impennata. Il boom dell’online è dato da diversi fattori. Il principale è connesso all’esplosione di un altro comparto, quello degli smartphone. La possibilità di essere connessi ovunque ci si trovi e ad ogni ora, ha trainato lo sviluppo della rete. Vi è, poi, un secondo elemento da considerare: la possibilità di giocare gratis grazie alle promozioni messe in atto dalle piattaforme. Infine, in rete, si hanno anche maggiori possibilità di vittoria, grazie ad un pacchetto di offerte ludiche più ampio.

Un altro vantaggio dato dall’online è la possibilità di giocare in modalità multiplayer. Da questo punto di vista la piattaforma Steam ha fatto scuola. La possibilità di interagire con giocatori in carne e ossa connessi in diverse parti del mondo e che condividono la stessa passione, aumenta la voglia di connessione. Il videogioco, dunque, passa da attività solitaria, a passatempo di socializzazione.

Proprio per questo «mutamento sociale», i dispositivi mobile come smartphone e tablet in Italia vanno per la maggiore essendo utilizzati dal 52% dei videogiocatori. Per quel che riguarda le tematiche dei videogiochi, si tende a preferire quelli di azione (52%), mentre lo sport è il più amato dagli under 34.

Una curiosità per quel che riguarda la modalità di scelta dei videogames. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, a influenzare maggiormente i gamers non sono tanto le pubblicità, quanto i consigli di famigliari e amici (32%), mentre il 26% si affida ai siti di gaming. Questo significa che, nell’era dell’iperconnettività, il passaparola ha ancora una forte prevalenza di fiducia da parte dei consumatori.

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