Secondo un nuovo studio di tado°, le case degli italiani sono sempre più fredde. Da qualche anno i costi dell’energia si stanno alzando complici la pandemia e, ancor di più, i conflitti internazionali che hanno portato a un incremento nel prezzo della materia prima. Secondo le previsioni mensili di Icis (Independent Commodity Intelligence Services), il prezzo del gas – e quindi della bolletta – è arrivato ai massimi, facendo volare le quotazioni a 58 euro per megawattora.
Dall’analisi di tado° dei dati dell’inverno 2024 emerge che tra i 7 paesi europei presi in considerazione (UK, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Francia, Danimarca e Germania) negli ultimi 5 anni, l’Italia è il terzo Paese ad avere la temperatura più bassa in casa (18,5 °C), dopo UK (16,5 °C) e Paesi Bassi (16,6 °C) mentre la Danimarca è il Paese con le case più calde, avendo un’impostazione del termostato settata a 19,8 °C. In linea generale, i dati di tado° dimostrano che, considerando l’arco temporale che va dal 2020 al 2024, si è registrato un costante calo della temperatura nelle case europee di anno in anno, a dimostrazione dell’impatto sui costi energetici della pandemia prima e dei conflitti internazionali poi.
Andando poi nel dettaglio del caso italiano, quello che emerge è che l’area con la temperatura casalinga più alta (18,7 °C) è il Nord-Ovest, anche per far fronte al rigido clima invernale esterno. Seguono poi le Isole, che mantengono una temperatura solo leggermente più bassa del Nord-Ovest (18,5), il Nord-Est e il Sud del Paese mentre nel Centro Italia, in contro tendenza rispetto a quanto ci si aspetterebbe, si registrano le case più fredde. Al di là di questo dato, anche a livello regionale si può notare un abbassamento delle temperature rispetto agli anni antecedenti al Covid e al conflitto russo-ucraino che conferma la tendenza già evidenziata nella prima parte della ricerca: le famiglie italiane, per far fronte al caro energia, preferiscono tenere il riscaldamento su una temperatura più bassa che sfiora i 18,5°C.
A completamento dello studio, l’analisi di tado° si è poi concentrata sul mettere in relazione il momento della prima accensione dell’anno del riscaldamento con la temperatura esterna. Dall’analisi emerge che i primi ad aver acceso il riscaldamento sono stati i danesi, il 13 settembre 2024 quando la temperatura esterna era pari a 11,7 °C, riconfermando la loro etichetta di “freddolosi” evidenziata dalla temperatura media domestica che sfiora i 20 gradi (il dato più alto tra i Paesi analizzati). Seguono altri paesi del Centro Europa come la Germania, che inaugura il riscaldamento il 14 settembre 2024 con una temperatura esterna di 12,4 °C, e la Francia che la segue un paio di giorni dopo alla temperatura di 13,5°. Un caso a sé è quello rappresentato dai Paesi Bassi che, nonostante la temperatura esterna sia leggermente superiore a quella danese, hanno aspettato ben 12 giorni prima di accedere il riscaldamento, dimostrando una considerevole resistenza al freddo.
Nel Sud del continente invece, gli italiani hanno acceso il riscaldamento il 5 ottobre 2024 con una temperatura esterna di 15,7 °C mentre gli spagnoli hanno acceso il riscaldamento 10 giorni più tardi aspettando che la temperatura esterna scendesse a poco più di 15 °C.
Lo studio di tado° evidenzia che ogni Paese ha una gestione della temperatura casalinga diversa dall’altro, e, anche quando entriamo nel merito del nostro Paese, vengono evidenziate delle differenze tra le diverse aree che, seppur non troppo evidenti, hanno un importante impatto in bolletta. Per gestire al meglio il clima domestico e far fronte al caro energia uno strumento valido è tado°. Infatti, le sue funzionalità di programmazione intelligente, geolocalizzazione per abbassare il riscaldamento quando tutti sono fuori casa e rilevamento delle finestre aperte aiutano a ottimizzare il consumo energetico consentendo di risparmiare in media il 22% sui costi del riscaldamento annui e ridurre l’impronta di carbonio. Inoltre, tado° consente alle famiglie di controllare la temperatura da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, tramite l’app per smartphone o la voce con Amazon Alexa, Google Assistant o Apple HomeKit.