FACT: l’incremento della pirateria online ad HALLOWEEN

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La tentazione di scegliere contenuti audiovisivi illegali potrebbe aumentare durante il periodo autunnale e quello invernale. Il fattore stagionale entra in gioco con elementi ben precisi: uscire di meno, avere meno attività disponibili all’aperto, il freddo o il maltempo invogliano a rimanere a casa e ad evitare il cinema per fruire dei contenuti quali serie TV o film. Difatti, secondo uno studio di Univideo e GfK Italia (2021), l’Home Enternainment digitale si è diffuso considerevolmente, comprendendo il 40% del totale delle vendite del settore.

Nello specifico la festa di Halloween, non più sentita solo oltreoceano, è caratterizzata da una precisa anatomia: partecipare a feste o vedere film horror. I film o le serie TV dell’orrore vengono spalmati su un periodo molto più ampio del 31 ottobre, e i cataloghi di servizi on-demand allargano la loro proposta proprio in questa direzione: si ha come risultato che i consumi si concentrano in quella che è a tutti gli effetti una tradizione per i più giovani, ossia passare le giornate più fredde guardando serie TV o film a tema.

Questo si ricollega allo studio condotto a gennaio da Ipsos per conto di FAPAV, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, che rivela: “I dati confermano un aumento nell’ultimo anno dell’incidenza complessiva della pirateria tra la popolazione adulta, pari al 43%”, per cui le probabilità che vengano piratati più contenuti in questo periodo si alza, senza che vi siano eventi specifici o prodotti particolarmente attesi in vista. Inoltre, risulta che i film rimangono il contenuto più visto illecitamente (29%), seguono le serie/fiction (24%) e i programmi (21%). Ma quali sono i rischi? Kieron Sharp, CEO di FACT, la principale associazione del Regno Unito per la protezione della proprietà intellettuale, dichiara: “Esortiamo le persone ad assicurarsi di utilizzare solo fornitori ufficiali. L’utilizzo di fonti illecite di contenuti è estremamente rischioso e pericoloso ed espone gli utenti e le loro famiglie a malware, furti di identità, contenuti inappropriati e frodi”.

Inoltre, da una ricerca condotta da Opinium (2022) per conto di FACT, emerge che il 47% delle famiglie che fruiscono di questi servizi hanno visto comparire pop-up estremi o espliciti, [mentre] il 30% degli intervistati che hanno utilizzato servizi di streaming illegale afferma di essere stato vittima di frodi o hacking.

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